Exploring the vision of Daria D’Antonio, CCS, AFC, and the mysteries of “Parthenope”

I misteri di “Parthenope”: alla scoperta della visione di Daria D'Antonio, CCS, AFC

La Direttrice della Fotografia Daria D'Antonio, CCS, AFC ha scelto ALEXA 35 e lenti Signature Prime e Zoom per "Parthenope", il nuovo film del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, presentato alla 77ª edizione del Festival di Cannes.

Oct. 31, 2024

Tra gli ultimi lavori della direttrice della fotografia Daria D'Antonio ci sono la serie Netflix "Supersex" e il cortometraggio "Allégorie citadine", co-diretto da Alice Rohrwacher e JR, presentato alla 81ª Mostra del Cinema di Venezia. Dopo aver collaborato con Paolo Sorrentino in "È stata la mano di Dio", la collaborazione si è rinnovata in "Parthenope", un film che rende omaggio alla bellezza, alla libertà e al mistero di Napoli, la sua città natale. Il cast include Celeste Dalla Porta, Stefania Sandrelli e Gary Oldman. Per "Parthenope", D'Antonio ha vinto il premio CST Artist-Technician per la sua fotografia, elogiata come "perfetta, piena di grazia e bellezza".

Che rapporto hai con Paolo Sorrentino?

Il mio rapporto con Paolo è molto profondo e si è evoluto nel tempo. Ho lavorato per molti anni con Paolo e il direttore della fotografia Luca Bigazzi, come operatrice di macchina. Quell'esperienza è stata fondamentale per sviluppare il mio sguardo cinematografico e capire le esigenze stilistiche di Paolo, che sono sempre molto precise e artistiche. Col tempo, siamo diventati una squadra affiatata: oggi la mia comunicazione con lui va oltre le parole. Anche se non parliamo molto, ci capiamo su un livello diverso, grazie anche ai tanti anni di conoscenza. A volte mi basta leggere ciò che Paolo scrive per capire cosa vuole, senza bisogno di molte spiegazioni.

Il regista Paolo Sorrentino sul set con Stefania Sandrelli

Il regista Paolo Sorrentino sul set con Stefania Sandrelli

Che riferimenti visivi avevi per “Parthenope”?

Solitamente mi piace più trovare appigli in cose che magari ho letto o visto come memoria visiva piuttosto che riferimenti di altri film. Per la preparazione di “Parthenope” mi ha ispirata molto il pittore irlandese Patrick Procktor. Il suo uso di colori tenui e le atmosfere sospese nei suoi quadri hanno influenzato la mia visione. Quando ho visto i suoi lavori, ho sentito un legame immediato con l’idea che mi ero fatta di Parthenope. In particolare, una foto di Procktor scattata da Peter Schlesinger mi ha colpito: la malinconia e la sospensione che trasmetteva erano esattamente ciò che volevo portare nel film. Ho cercato di tradurre queste sensazioni attraverso l’uso delle luci, delle inquadrature e delle atmosfere, creando uno spazio sospeso, che riflettesse quel mondo interiore che sentivo che anche Paolo voleva raccontare.

Fotografia del pittore Patrick Procktor a cui si è ispirata Daria D’Antonio

Fotografia del pittore Patrick Procktor a cui si è ispirata Daria D’Antonio 

In quale luogo e durante quale periodo è stata realizzata la produzione del film?

Abbiamo girato tra Napoli e Capri in piena estate. Questa scelta non è stata casuale; volevamo catturare l’essenza di quell’estate infinita, un periodo carico di emozioni e scoperte. La luce dell'estate, che cambia durante la giornata, ha contribuito a creare un'atmosfera vibrante e nostalgica perfettamente in linea con il messaggio del film. Girare a Napoli e Capri logisticamente non è stato facile, avendo girato in piena stagione turistica potevamo fare i trasporti del materiale solo durante la notte; spesso due corpi macchina andavano da una parte e gli altri due da un’altra.

Daria D’Antonio CCS, AFC, durante le riprese con Stefania Sandrelli

Daria D’Antonio CCS, AFC, durante le riprese con Stefania Sandrelli

Avete girato con ALEXA 35, com’è avvenuta la scelta della macchina?

La decisione di utilizzare ALEXA 35 è stata fondamentale per questo film. Dopo aver discusso delle sensazioni che volevamo trasmettere nel film e aver effettuato le prime sessioni di scouting, ci siamo resi conto che l’incredibile latitudine del sensore e l’eccezionale resa dei colori di ALEXA 35 sarebbero state essenziali per raggiungere il nostro obiettivo. La sensibilità alla luce della macchina ci ha dato la libertà di essere audaci nelle scelte di illuminazione ed esposizione. Questo ci ha permesso di catturare dettagli straordinari nelle alte luci, creando immagini coinvolgenti.

ALEXA 35 è stata fondamentale per questo film. L’incredibile latitudine del sensore e l’eccezionale resa dei colori di ALEXA 35 ci hanno dato la libertà di essere audaci nelle scelte di illuminazione ed esposizione, permettendoci di catturare dettagli straordinari nelle alte luci.

Daria D’Antonio

CCS, AFC

Con quante macchine da presa avete girato?

Paolo ama girare con più macchine da presa e ad un ritmo molto veloce. Sul set avevamo quattro ALEXA 35. Durante le riprese ho utilizzato tre corpi macchina fissi: due erano spesso utilizzati contemporaneamente, mentre un terzo era sempre pronto in avanzamento per anticipare le esigenze della scena. Poi abbiamo girato molte scene in mare, quindi mentre giravamo in casa, la terza macchina veniva riggata su una zattera che avevamo costruito per le riprese di Parthenope che remava, o su supporti nelle barche di appoggio. In alcune sequenze più dinamiche, come quelle girate in discoteca o durante il miracolo e la nascita di Parthenope in mare, abbiamo invece usato tutte e quattro le macchine. Questo ci ha permesso di avere diverse angolazioni senza interrompere il flusso delle riprese.

“Abbiamo girato con quattro ALEXA 35 nelle sequenze più dinamiche come quelle girate in discoteca” racconta la DP D’Antonio

“Abbiamo girato con quattro ALEXA 35 nelle sequenze più dinamiche come quelle girate in discoteca” racconta la DP D’Antonio

Quali sfide tecniche avete affrontato durante le riprese e come ALEXA 35 vi ha aiutato a superarle?

Durante le riprese abbiamo affrontato diverse sfide tecniche, soprattutto per gestire il contrasto di luminosità tra gli interni e gli esterni. ALEXA 35 ci ha dato la possibilità di affrontare questa differenza in modo efficace. Grazie alla sua ampia latitudine sono riuscita a mantenere un buon equilibrio di contrasto tra le aree illuminate e quelle in ombra, garantendo che l'immagine rimanesse coerente con la nostra visione creativa. Un esempio chiave sono state le scene girate all’interno della casa. Una casa storica con grandi finestre, dove la luce naturale era predominante. Ho scelto di lavorare quasi esclusivamente con la luce naturale, utilizzando solo polistiroli per riflettere e controllare l’illuminazione. Questa scelta spregiudicata ha comportato delle difficoltà, poiché compensare la luminosità tra interno ed esterno non è facile, specialmente in un ambiente così complesso, qui ALEXA 35 è stata essenziale.

ALEXA 35 è stata fondamentale per bilanciare luce naturale e ombre nella storica casa di Parthenope.

ALEXA 35 è stata fondamentale per bilanciare luce naturale e ombre nella storica casa di Parthenope.

Come avete gestito l’illuminazione?

Data l’ambientazione della casa ho usato tanta luce naturale. Nonostante questo Mi sono comunque avvalsa di molti proiettori ARRI M-series, diciamo tutta la gamma dagli M18 fino agli ARRIMAX 18/12. In ogni caso c’erano molte luci diverse.

Celeste Della Porta e Gary Oldman in “Parthenope”

Celeste Della Porta e Gary Oldman in “Parthenope”

Qual è stato il tuo approccio alla scelta delle lenti?

Per le ottiche abbiamo usato Signature Prime e Signature Zoom che sono lenti che amo moltissimo; offrono una straordinaria precisione abbinata a una morbidezza unica. È stato fondamentale per me che tutto fosse pratico, considerando anche le esigenze del nostro team di assistenti. Lavorando a grande velocità con Paolo, la compattezza e la facilità d’uso di queste lenti insieme ad ALEXA 35 si sono rivelate un grande vantaggio. Avevo già utilizzato queste ottiche in "È stata la mano di Dio" e ho voluto riutilizzarle per questo film. La loro straordinaria morbidezza e trasparenza si sono dimostrate perfette per le nostre esigenze. Rifarei questa scelta domani senza esitazioni.

Technical equipment provided by D-Vision Movie People

Per le ottiche abbiamo usato Signature Prime e Signature Zoom che sono lenti che amo moltissimo; offrono una straordinaria precisione abbinata a una morbidezza unica.

Daria D’Antonio

CCS, AFC