Dopo film importanti come “Hammamet” e “Il signore delle formiche”, il direttore della fotografia Luan Amelio Ujkaj rinnova la sua collaborazione con Gianni Amelio, per una storia ambientata sul finire della Prima Guerra Mondiale, che ha per protagonisti due ufficiali medici interpretati da Alessandro Borghi e Gabriel Montesi.
Che sfide ha comportato l’ambientazione storica di “Campo di battaglia” a livello di look delle immagini?
Io sono nato nel 1976, quindi chiaramente per me raccontare una storia ambientata durante la Prima Guerra Mondiale significa basarmi sulle immagini in bianco e nero di allora. Con Gianni Amelio, però, i sopralluoghi hanno sempre un ruolo fondamentale: vediamo insieme i posti e lì troviamo il tono fotografico del film. Gianni mi ha sempre detto che bisogna leggere le sceneggiature con un occhio solo perché poi, una volta sul set, cambia tutto. Certo, il lavoro si può preimpostare, ma la finalizzazione si fa sul set. Io amo arrivarci almeno un’ora prima, insieme al regista e al suo aiuto, così abbiamo un po’ di tempo in cui siamo più liberi di parlare dell’impostazione della luce e delle inquadrature.
Sono convinto che il miglior amico del direttore della fotografia sia il regista. I tre film che ho fatto con Gianni sono ambientati in epoche molto diverse, con tre tipi di luce che hanno aiutato in modo specifico il racconto. Gianni spesso dice che non riesce a fare tecnicamente la fotografia, ma la verità è che ne capisce moltissimo.